la seconda parte della mia vita. ma anche la terza.
Pubblicato: 16 novembre 2012 Archiviato in: Uncategorized 177 commentiquasi ci siamo. due giorni.
mancano due giorni e io penso che pare ieri che.
che cosa ho fatto in questi anni.
lunghi? non così lunghi, visto che ci siamo. che quasi ci siamo.
questa cosa, l’esserci quasi arrivati, mi mette in uno stato d’animo che.
se aggiungo che ieri è stata una giornata di molto brutte notizie, poi, tutto si ricompone.
come si ricompone? in uno stato d’animo che, è chiaro.
in questi lunghi ma non così lunghi anni ho fatto qualche cosa di buono e ho fatto pure un mare di cazzate. ho studiato e ho lavorato e mi sono imboscato. ho conosciuto gente meravigliosa e gente mentalmente disturbata e gente pessima e gente così così e gente che non mi ricordo proprio di loro. ho ferito e sono stato ferito. ho conosciuto persone importanti. ho conosciuto persone dimenticabili. ho creduto a un sacco di bugie senza accorgermi che erano bugie. ho finto di credere a un sacco di bugie avendole riconosciute come tali. ho fatto il pieno di ricordi e ho dimenticato nomi e cose e situazioni. [ma non ho dimenticato odori e sapori e dolori e piccole felicità]. ho amato e spero di essere stato amato. ho studiato e mi sono ripromesso di non diventare come quello che, per poi accorgermi che invece. [ma i fratelli dicevano che non è mai troppo tardi per. mi fido di loro]. ho guardato i miei genitori con occhi diversi e mi sono spaventato per certe somiglianze di carattere. mi sono preso le mie responsabilità, ma anche qualche vacanza. ho fatto fatica e me la sono presa comoda. ho rinunciato a e sono stato egoista con. ho commesso tante mancanze, piccole o medie o enormi. ho commesso pure qualche nefandezza. ho riconosciuto la mia stronzaggine, l’ho ritenuta meno stronza di quanto non la ritenesse qualcun altro, ho realizzato che è comunque più stronza di quanto non la avessi riconosciuta io. sono stato viscido, sono stato schifoso. non ho mai cercato giustificazioni, non ho mai dato la colpa a nessuno. ho cercato di essere presente per chi credevo lo meritasse e in qualche caso ci sono riuscito, in qualche caso no, in qualche caso chilomeritasse non è che lo meritasse poi tanto. ho imparato il cinismo e l’ho tramutato in acidità. ho sbattuto porte. ho litigato. tanto. tantissimo. troppo. ho fatto l’amore, qualche volta bene, qualche volta normale, qualche volta male, qualche volta non ci sono riuscito. qualche volta ho anche goduto come se non esistesse niente altro che quello, lì, in quel momento. ho scopato. ho ricevuto sorrisi e insulti e ho restituito sorrisi e insulti. a qualcuno ho persino sorriso gratis. ho scritto vagonate di stronzate, seghe mentali per malati di mente come me, come pure questa è. ho raccontato troppe cose di me. l’ho fatto per tirare fuori cose che marcivano dentro. ho fatto male a farlo. non lo farò mai più.
ho imparato.
a bere per ricordare.
a bruciare i libri.
la data è simbolica, il numero è simbolico.
tuttavia i simboli contano.
mi preoccupo troppo per gli altri. è un inequivocabile sintomo di insicurezza.
il fatto è che uno riconosce gli errori che ha commesso e pensa che vorrebbe evitare che venissero commessi anche da.
e non è mica possibile, sai.
non ti vergognare se una cosa che pensi ti pare stupida. tu dilla e ragioniamoci insieme e vediamo se lo è davvero.
[al limite, se è proprio stupida, ci ridiamo su].
ho cercato di essere un punto di riferimento. un punto di riferimento discreto seppure presente. uno che guarda da lontano con finta indifferenza.
[già, bisogna insegnare tutto. anche l’indipendenza. senza manuali a supporto].
non ci sono riuscito in pieno. non come avrei voluto, anche se il lavoro è tutt’altro che terminato.
avrei voluto fare cose insieme. più cose di quelle che.
viaggi, cinema, libri, musica, sport.
per pigrizia o incapacità o altri motivi non l’ho fatto che poco.
però.
c’è sempre un però come c’è sempre un ma, come disse una volta.
però, dicevo, lui è molto più bravo di me.
molto.
più bravo.
di me.
“la prima volta che mi sono innamorato è stato di una donna conosciuta in sogno e dopo è sempre stato così”.
Sono azzerato e il perché lo sai. A me basta sapere che ci sei, e che qualche cazzata si potrà sempre spararla. Non chiedo tanto. O forse sì. Un abbraccio.
dovremo spararne ancora tante, stan, stai pronto.
ti abbraccio forte.
Io dico che hai giudicato e ti sei giudicato troppo. Ma anche questo, del resto, è un giudizio.
ho sempre avuto il difetto di esagerare.
Non so se ‘sto giro la SPM sia particolarmente aggressiva, ma questo post mi ha commosso. Molto. Qualunque cosa sia, mi sembra tu sia pronto.
sono nato pronto.
ahem.
Flound, vecchio (ehm…) mio, io ti adoro così, e se tu fossi anche solo un pelo migliore credo che non ti vorrei bene tanto quanto te ne voglio per come sei. Sarà che siamo uguali? mah….
(scusa fratello, ma io che dovrei dire che ho ancora 16 anni davanti?)
uguali proprio no, fratello. tu sei molto più fico.
(me lo dirai fra sedici anni. davanti a un buon catetere).
che ti voglio bene lo sai.
(intendo quanto a livello di “pessimità”, poi è chiaro che siamo diversi: io peso molto molto meno di te)
(anche nella pessimità mi batti: tu sei monaco. e magro).
(ah, ok, allora va bene)
(questa brochure: me la mandi sì o no?).
ecciai ragione, ma oggi dovevo scrivere il mio primo post per il blogghino e poi sono rimasto incagliatoa meditare sul perchè Carcarlo non si chiama Carcarlo e quindi…. ora te lo mando.
no, scusa, palengh, ci hai il blog anche tu, adesso?
e questa brochure, la vogliamo vedere?
carcalino, vieni su Cantuccio, in senso metaforico ovviamnete, che c’è posta per te.
il mio blogghino è stato testè creato ma se prima non risolvo la faccenda del come mai tu non sei tu, non scriverò nemmeno un post.
Grazie per la precisazione, Palengos. Ma se poi lui non è lui, quello che credevi fosse lui ma (forse) non è lui, lo invitiamo qui? Così, per spiegargli l’antefatto e farlo sentire a proprio agio.
Io credo di avere capito tutto. E ti dirò anche che quello che tu credi che sia io, ma che non sono io, lo conosco.
Uh.
All’inizio di questo post mi sono preoccupata molto (sono insicura, si vede).
Alla fine poco. Poco poco, quasi niente.
Se la caverà . :-)
e
Hai fatto un buon lavoro. Ne sono certa. Sbagliando il giusto.
Sempre che abbia capito qualcosa.
Comunque ero io, Su.
È questo post è bello assai, come certi di quel tipo che non farai mai più :-)
UN BLOG DI PALENGO??? O.O
Oho-oh
Su
Che circostanza orribile per. Eppure che conforto dalla stretta di. Che strana, commovente sensazione l’essere lì per chi. Che è sempre dove.
(E che stupida gioia nel guado del dolore.)
Dis
tutto vero, dea.
orribile.
eppure di conforto.
tutto assolutamente vero.
[sono contento che ci sei. presente indicativo].
Grazie cari. Punto.
un bel post.
ma non bello per noi. è secondario.
bello per te. e di te.
[con tutti i tuoi sbagli]
sono commosso da tutta questa commozione.
come disse qualcuno “tuttalpiù mi commuoio”.
non ho capito bene, però posso immaginare.
cose che succedono. A novembre.
ma poi smettiamo di pensare pesante, ok?
comunque bello, sì.
a novembre succedono sempre tante cose.
è anche un mese di riflessioni.
carcarlino, per la brochure e annesso convegno chiedi notizie a E.l.e.n.i.n.a.; quanto al mio appena nato blog, trattasi più che altro di rubrica di riflessione socio-politica, perciò non credo interessi veramente a qualcuno (sebbene Cantuccio e Elenina paiano intenzionate a leggere almeno il primo post)!
io lo lessi, lo leggei, lo leggetti.
certo che quella foto da paleng falchetto …
Vabbè, chiedi qui, chiedi lì. Dimmi tu, no?
Dai, che io alla riflessione socio politica dedico del tempo ogni tanto.
carcarlucci, leggi il post e ti fai un’idea. dici che non sai dove sta il post? sta nell’ombra, mio caro.
e.l.e.n.i.n.a. al momento è l’unica mia foto disponibile (perchè falchetto?)
ma come perchéfalchetto?!? tu hai avuto un’infanzia difficile, joe.
si, ma…. però perchè falchetto??
te lo dice elena. ‘gnurante.
perché sembri joe falchetto che luma le pupe.
(sai nel mio pantheon c’è anche charles m. schulz)
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=364149
EEEH?!
Da 1 a 10 ho riso 15.
joe falchetto
ero indecisa anch’io se linkare quello o questo:
ok e.l.e.n.i.n.a., in effetti messa così hai ancora più ragione. userò un’altra foto.
Uh, sì che l’ho letto, addirittura sabato! Ma poi sono svenuta, adesso rimedio.
Ero io quella del commento precedente. Scusate ma le mie identità talvolta si sovrappongono.
Cioè tu , cantina ( ehm… Voleva essere un vezzeggiativo ) , hai addirittura DUE blog???
Su
CANTINA?!?! ti stimo.
Conosce i miei punti deboli. :)
Era meglio cantuccia?
Cantuccia fa un po’ persona triste e solitaria, mentre cantina è conviviale… E poi sappiamo che canto, anche se ama Sanremo è una persona “profonda” ;-)
A me piacciono entrambi, che possiamo riassumere in “cantucci e vino” (sarebbe santo, sopravvoliamo). :)
Su…etta (pfìu), sìììì. Ma quello è con un’amica, e ha lo scopo profondo di andare a Sanremo a seguire la kermesse delle kermesse. Ecco, ora so che (anche tu) avrai perso la briciola di rispetto che avevi nei miei confronti… Ma ho tante altre qualità, eh!
Ehm…can… Tetta direi che suona male…. Comunque non temere,ognuna ha i suoi scheletri musicali, io per esempio fin da quand’ero susina (piccina) vorrei andare allo zecchino d’oro
;-)
Cantetta e Susina capolavori! Ma tuttora vuoi andarci? Se sì, è più grave del mio caso!
per me è cantina tutta la vita. e su è la rosha.
per quanto cantetta mi pare azzeccato.
con rispetto parlando.
Su, sei rosha? Io adoro le roshe!
Certo che è azzeccato: siamo su questo blog e ultimamente si era troppo concentrati sulla figa. E diamo spazio anche alle tette, no?
non sono mai stato appassionato di tette.
ma, la verità, devo dire che ti stanno bene.
frugolino.
ma quindi il titolo “ma anche la terza” si riferisce a quelle?
(No, voglio dire, sembra che te le abbia mostrate, perdiana).
Ma come faccio a invitare Su “di là”?
Dai dai, qualcuno faccia da tramite!
nou, il titolo non si riferisce alla terza che non hai.
ahem.
(magar… no, cioè, volevo dire…ah, chi si ricorda più cosa volevo dire!).
per invitare su forse le devi inviare una mail. ma non so come funziona.
Eh, che qualcuno che sa il mio indirizzo e-mail deve inviarmi la mail di Su.
(Data l’eleganza che mi contraddistingue, ignoro la prima parte del tuo commento)
il punto è che bisognerebbe che su vi consentisse.
farebbe tanto prima a scrivere qui il suo indirizzo.
(hai ragione, mi cospargo il capo di cenere, sono un lurido porco. e anche un tantinello vieto).
Ah beh, in primis Su deve dare l’ok, ovvio.
Si parlava di tette?
ben alzato carcarlo. anche tu qui?
Molto tempo fa. Ora siamo passati a “L’indirizzo e-mail come tramite di inviti a visitare i blog privati”.
con approfondimenti su: il perché del blog privato.
Nonostante la minuscola (per “su”), non capivo cosa volesse dire la frase.
Oggi per i nostri dialoghi è un’abitudine.
La questione è complessa, e non se ne può certo parlare su un blog pubblico, no?
certo. non è questo il luogo.
Ah, vabbè, allora torno a dormire.
Pur di promuovere quel blog faresti di tutti, caracanto.
Ma io adesso sono più interessato a quello di palengo, che, ne sono certo, non chiede di essere mandato a sarremo.
(almeno, spero)
Cattivo, giuro che non era voluto. Se mi dai 2 euro e 50 ti do io l’indirizzo.
Un caffè lungo con acqua calda a parte. Non un cent di più
No, ristretto!
….
Ok, va bene. Così risparmio.
Madonnina santa che braccini di uno.
Sai che in alto a destra compare “Someone replied eccetera eccetera” e mi ero chiesta ‘zzo fosse questo Simone? Posso chiamarti così? Poi lo storpiamo, tranquillo.
Chiamami come preferisci, caracanto.
Quando sei troppo gentile mi preoccupo, caro Simsimone.
Entro i limiti, si intende.
Ma poi braccini cosa?
“Ok, va bene. Così risparmio.” (Carcarlo, 20 novembre 212)
Aggiungi uno zero a piacere.
vabbè, che c’entra.Era una considerazione sul caffè. Mica in generale.
0
Uh che bello,così possiamo polemizzare e bisticciare a volontà . Dai dai Pal, caccia l’indiriss ;-)
Su
suetta ti aspetto!! l’indirizzo lo sai, dai Su, su!
Lo so?
se non lo sai tra poco lo saprai…
Eh, magari diamoci una mossa che qui siamo frementi
Io ricevetti cc, fossi in te penserei che pal mi voglia escludere ;-))
( facciamo un cappuccio con cacao e una fetta di sacher e te lo dico io )
Guarda che si mette a contrattare… Fra poco sarà un macchiato tiepido e un boero.
La cara Su (sei Su, vero?) sa bene che sono un generoso.
La sacher buona a Milano non la fanno. Fettina di crostata da Panarello?
Ho appena mangiato una torta al cioccolato che annienta tutte le altre. Per un po’ sono appagata nella pace dei sensi
È oggi flound come stai, che la linea d’ombra è ormai varcata? :- )
la mia è varcata da un pezzo, baby.
Bimbo, non parlavo della tua.
azz! per una volta che si parlava di tette in ‘sto blog mi sono persa il giro
ma non si è detto nulla. Giusto un accenno. Poca roba.
sì, perché cantina non vuole.
No, è che poi mi toccava contraddirti. E quindi, tutti in coro: “TETTE TETTE TETTE!”
è pur vero che il blog canoro è in comproprietà … però avresti potuto chiamarlo “mi cantino”.
dimenticavo: TETTE TETTE TETTE!
ah!
canto
conto
cunto
cinto
100!!!
Mi piace quando mi citi Iva Zanicchi così, a tradimento.
:)
Pensa che volevo cambiare questo in “In tutti i seni”.
questo mi ricorda “in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi”
Mh, in effetti potrei dedicare a questo tipo di canzoni d’autore (…) almeno un post.
effettivamente ci sono testi pregnanti, gravidi di pathos, eros e anche un po’ thanatos.
La mamma dei cantanti di Amici è sempre incinta, in effetti.
sottotitolo (quasi tutti. le pupp’appera no.)
Oppure “Le pupp’ahpperò!”
ma quelle sì!
(caracanto, hai notato che parliamo di tette solo noi fimmene? dovremo preoccuparcene?)
(o preoppupparcene)
Vabbè, digiamo che voi siete quelle che ne sapete di più.
Io mi limito ad apprezzarle e cerco, per quanto possibile, di approfondire il mio (sempre scarso) bagaglio di conoscenze in argomento.
per forza ne parlate solo voi, sulle tette cantina è permalosa.
coem se io fossi permaloso su… su… boh, non mi ricordo: su quaccheccousa.
Floundino carino, ma no che non sono permalosa. Solo volevo sviare l’attenzione dalle mie, pareva brutto monopo(ppe)lizzare la conversazione.
[per-ma-lo-u-sa].
Adesso la monopolizzo per dire “Nou”. Rileggi e capirai… Forse.
insomma una prima scarsa.
rileggere? con tutto quello che ho da fare.
capire? moi?
ma chiedo scusa lo stesso.
Ma di cosaaa? Fra un po’ piango.
Ma cantinacara è così scarsina?
Santa beata pazienza.
No.
scarsina?! il video era inequivocabile, mio caro.
ma ti mando dal mio oculista, è tanto bravo.
[però ora basta o si incazza].
Video??? Con le tette di Canto? Ho appena dato il mio consenso alla conoscenza della cantina, ma non sapevo di avventurarmi in un abisso di cose equivoche, video soft porno o chissà che altro… Mio papà me lo ripete sempre che la rete è il male!
Signora mia che tempi…
Su
Eh, cara lei. Qui non si può nemmeno più passeggiare tranquilli che ti sparano in testa (Milano cronaca: ieri sera zona fiera)
Ah, stavo proprio per chiedere se avessi dato il consenso! Quindi procedo. :)
(No, niente video con tette in vista. L’ho pure riguardato per capire come il padrone di casa, qui, avesse potuto. Poi forse ho capito, e a breve anche tu… Paura, eh?)
Canto, ma tu sei quella col cognome fiabesco o quella col nome da contenitore ermetico? C’è in giro gente strana, eh ;-)
Va be’, ho rischiato :-) ( l’avatar aiuta)
Ahah, la prima che hai detto! Ma ti avevo scritto in privato per non dare adito a questo tipo di dubbi (tipo – tsè – scambiarmi per un contenitore) :)
Non ricevetti!
ma io stavo rispondento a te carcarlino
“ma non si è detto nulla. Giusto un accenno. Poca roba.”
non a canto!
Va bene.
Basta.
Possiamo inziare a parlare di carae.l.e.n.a?
Sììììì! (Ciao carae.l.e.n.a., è tutta colpa di carocarlo)
ma in che zenzo?
No, rinuncio a starvi dietro. Comunque ricordate che sotto la quarta non c’è amore, disse qualcuno.
Ma infatti, qua non ci si può assentare un attimo che.
Su
Quando dico che è un mestiere pericoloso non mi crede nessuno.
ho sbagliato risposta al commento
faccio anche presente che sopra la quarta l’ammmore può diventare un tantino pericoloso.
e faccio altresì presente che “l’offeso” è un avvocato.
http://www.agi.it/estero/notizie/201211221206-est-rt10113-tette_come_armi_letali_tenta_di_soffocare_l_amante_nell_amplesso
Quando dico che è un mestiere pericoloso non mi crede nessuno.
Comunque, qui lo dico e qui lo nego, nel caso delle tette, le dimensioni non sempre contano.
“Quando dico che è un mestiere pericoloso non mi crede nessuno.” è già stato detto?
Orco boia che silenzio ragassi.
dove siete finiti tutti?
deportazione di massa su fb?
Guarda non so mica.
Io ero passato a far gli auguri di Natale e non ho trovato nessuno.
Fa pure freddo.
auguri di buon natale a te, carcarlo.
qui c’è vento caldo.
nel caso mi milanesizzassi per un giorno te lo farò sapere.
(non è una minaccia eh!)
Elenina, io mi milanesizzai e lo incontrai!
Si capisce che oggi ho imparato il passato remoto?
E tanti auguri a tutti con moltissimi cuoricini.
conoscesti il carcarlo?
che ne pensasti?
Solo cose brutte, cosa vuoi che ne pensai?
Meno male che il vecchio trucco “mi hanno rubato il portafoglio, me l’hanno poi restituito ma vuoto” (ehm, true story) ha funzionato e mi ha offerto un pranzo che lèvati. Peccato solo fosse in una ferramenta.
io adori i cuoricini e i cuoricioni.
auguri auguri.
se ti milanesizzerai di nuovo potrei allungarmi!
ciao carcarlo!
ciao elenina!
ciao palenghissimo!
qualora fossi liberal anche solo per un caffè, uno di questi giorni ci si fa gli auguri…
ma volentieri elenina, ho giusto in programma venerdì dalle 12 alle 15 una pausa pranzo in centro per accattare i pensierini di Natale che ho deciso di fare, se sei in zona ci augurizziamo.
(tanto dopo le ultime comunicazioni testè ricevute da flound per conto dell’erario, direi che per i pensierini potrei impiegare dai 12 ai 14 minuti, esattamente come gli euro che avrò a disposizione).
carcarlo, non ricordo più, che strumento musicale hai detto che suoni?
Oh, buonasera, quanta vita, tutta d’un tratto.
Caracanto, sempre a lamentarti. Chi mai ti ha portato a pranzo in una ferramenta in un giorno di neve? No, dico.
Ciao Elena! Quando vuoi, qui c’è una bottiglia di uzo che ti aspetta.
Magari potremmo iniziare a pensare di allungarci un po’ tutti. Ci si trova a metà strada tra Torino e le brughiere desolate dove vive Caracanto, quindi a Milano, mi sembra il luogo ideale.
Paleng: suono la balalaika uzbeka (anche se ho una certa predilezione per milleviolinisuonatidalvento) perchè?
Auguriattutti!!!
(anche al bisbetico tenutario del blog)
Sììì, troviamociiii! Per l’occasione indosserò delle eleganti stelline sui capezzoli, così potremo liquidare velocemente l’argomento “tette di canto” per poi dedicarci a temi di scottante attualità quali “le insalate del terzo millennio: molto buone, forse un po’ fredde”.
Ciao gentaglia! Mi materializzo fugacemente distraendomi dalle incombenze di stagione solo per dire che:
– CC finse di invitarmi al suddetto pranzo solo mentre stava già avvenendo, sapendo che sarebbe stato perciò impossibile accettare, soprattutto nel mezzo di una nevicata. Pensavo che la ragione recondita fosse che volesse un tete a tete con canto ( notare che la t è una sola, eh), ma ora il particolare del pranzo OFFERTO mi lascia piena di interrogativi ;-)
– palengo ti prego insegnami come si fa a comprare i regali di natale in quattordici minuti che ho tanto bisogno di saperlo e pochissimi minuti.
– vi faccio auguri sbriluccicanti ( il correttore automatico mi propone : sobri luccicanti) a tutti e spero di vedervi quando vi rimilanesizzerete.
– una ferramenta????
Su, le vie di Milano sono colme di soprese.
(quanto all’invito:semplicemente mi è venuto in mente tardi)
In effetti di tete con due t non v’era traccia (ciao Caracanto)
cara Su, un’ex ferramenta… credo. Massì, mi sarei accorta se avessi mangiato delle brugole. Per l’incontro mancato prometto che rimedieremo (magari con meno neve).
Invece per i regali volevo farti notare che Palengo è un uomo – fino a prova contraria – e io credo di non conoscere nessun appartenente al sesso maschile che faccia regali superando il primo grado di parentela. Quindi ottimizza in altro modo: fatto una lista e lanciati in 3 negozi che sapranno soddisfarti a modino! Oppure fai come me: diventa maniaca e comincia a comprarli durante l’anno, quando vedi qualcosa che ti piace, riempiendo angoli della casa di regaluzzi che acquisiscono un senso 10 mesi dopo… O 22 mesi dopo, se me ne dimentico.
Augurissssssimi a tutti e tanti ciccicicci.
grazie degli auguri.
buon anno a tutti.
Cara canto, quanto hai ragione. Anzi, non è nemmeno detto che arrivino al primo grado di parentela ( mio fratello in genere mi chiama e mi dice : ABBIAMO preso il regalo per mamma e papà, vero?) . Comunque invidio questa capacità maschia di non farsi problemi. Lo scorso anno un uomo di mia conoscenza si giustificò di non aver trovato il regalo che desiderava prendere perché IL POMERIGGIO DELLA VIGILIA l’articolo era esaurito, accidentaccio ai negozianti tutti! :-D
CC, in ogni caso voglio provare anche io la ferramenta, se ne vale la pena ( e pago in proprio, eh, sallo ;-p)
( scherzo)
Scherzi nel senso che non intendi pagare in proprio?
:-D Esattamente . Ma lo farei solo per darti la possibilità di dimostrare al mondo la tua prodigalità, fugando la diceria del braccino.
Braccino?
IO?
Non avevi capito l’allusione di quell’ ” OFFERTO”, cc ? :-)
Mi riferivo a quanto si disse un centinaio di commenti fa. Ma lo sai che io non ci ho mai creduto.
Totalmente perso nei commenti porto i miei migliori auguri a tutti!
‘mbè? che è ‘sto silenzio? tutti presi dall campagna elettorale più pazza del mondo e della storia?
Al riguardo, vi invito tutti caldamente a votare la mia lista FANNULLONESIMO & LIBERTA’, con cui conto di lavorare alacremente per il bene del Paese.
Io ti voterei se non ci fosse quella parolina che non mi dà nessuna fiducia: si sa come sono quelli che sventolano la parola “libertà” come fosse un fazzolettino di Hermès.
Flound, dacci un segno, orsù.
buon anno!
buon giorno!
(in quanto campagna elettorale meglio farebbe a chiamarsi fuck&love.)
comunque baci.
(effettivamente flound dacci un segno. appalesati)
egli ristà,
sull’orlo del precipizio
osserva
l’agitarsi dei commentatori
d’umana speranza privo.
Ho dett’ une poesie.
Buon anno! Auguri a tutti.
Io ho trovato la mia lista. Ho visto che anche quest’anno è stato presentato il simbolo del “sacro romano impero cattolico” patrocinato da un nobile romano vagamente conservatore (non so nemmen più se sia vivo) il quale, a suo tempo, interrogato sulle politiche per il lavoro rispose al giornalista, sereno: “mah, veda, io sarei per il medioevo”
apperò… credevo di aver avuto a che fare solo io con certi squinternati, e invece…. una mia prozia si rifiutava di chiamare l’Europa con il suo nome. La chiamava, appunto, Sacro Romano Impero (non ricordo se aggiungesse anche “cattolico”, probabile però). La sentii parlare in tal guisa con le mie giovini orecchie nel 1977. Poi morse. Se fosse ancora tra noi credo andrebbe dal povero Ratzy a fargli un culo così.
(tutto questo accadde in una famiglia di boscaioli, contadini, ostesse e probabili delinquenti, non vorrei ingenerare fastidiosi equivoci sul mio lignaggio di comprovata sottoproletarietà).
Ciao Elw, ciao Stan, ciao Pal, ciao tutti
Ciao cara!
E anche la quarta parte direi che è andata, ormai.
E nemmeno ce ne siamo accorti.
Come passa il tempo quando ci si diverte.
Cosa sarà successo nel frattempo, al mondo?
Ma niente, quisquilie.
Ciao tutti, e alegher.
Oh Toh.
Sono uscita col nome che mi ero data per questo account wordpress, chi se ne ricordava più.
Su
e niente.
Sono passata a spazzar via un po’ di ragnatele.
E poi le case abbandonate mi hanno sempre attratta.
Immagino siate tutti impegnati a vivere le vostre poliedriche vite, perciò lascio un saluto scritto sul muro con un gessetto rosso e vado.
chi passerà vedrà.
Su
io passo, vedo, scrivo sotto la tua scritta, scrivendo in bleu.
Ho già usato il verbo “scrivere”? Mah, chi leggerà deciderà…
Insomma, dicevo che scrivo “Ciao Su! Ah no, prima saluto il padrone di casa, poi Su, poi gli altri.”
Tutto in bleu, mi raccomando.
ciao suvance! ciao cantuccioediscantuccio!